Le opere di Gincarlo Martelli Print

Le opere dei primi periodi  di Giancarrlo Martelli sono un enorrme conglomerarsi di colori,di elementi,che costruiscono un'immagine viva,che respira in pieno.Non immagini di natura pura ,ma la natura stessa si muove nel suo dipinto.I giardini verdi ,coperti dalle migliaia di foglie ,che resistono nell'attesa della Primavera ,ma che non soffocano l'erba sottostante,ma è un abbraccio unico.Lo spettatore percepisce il respiro della natura ed il semplice venticello  che l'accarezza senza disturbare,anzi,quasi fosse una carezza finalmente arrivata.Pieni,gli alberi;fusti robusti,sani.Tutto è sano in queste opere.Nuòlla soffre.Anche nei dipinti invernali la natura fa il suo percorso  senza sofferenza.Un letargo naturale ,che non porta malinconia,ma sempre un sorriso e calore interno.

Cambio di percoso,più introspetivo,si nota immediatamente in opere come "Viaggio inquietante",in cui i colori spenti,cupi,la natura spezzata,monca,dichiarano espressione non di preoccupazione,ma vera ansia anticipatoria,o certezza del dramma che verrà.

L'inquietudine resta nelle opere dell'"Uomo di carta"  .L'arti8sta parla chiaramente con le sue opere.Si espone di più.Esce il suo pensiero ,il suo carattere,forse paure.Un piccolo sentore di panico..L'Uomo in gabbia;l'uomo che,involontariamente,resta sfigurato:figure che lasciano il segno,lasciando pensare al loro messaggio,a cui lo spettatore non può esimersi dall'assorbire.Ecco opere che inchiodano lo spettatore in modo assoluto.L'Uomo di carta è quasi un uomo dal passato naturale,che soffre,soffoca,si innervosisce,nel vedere la nuova realtà tecnologica,il pensiero moderno,la mancanza di controllo o valore del presente,che in fondo.....lo fanno morire.

Bravo Martelli nell'esprimersi con tecniche al di fuori della normalità

Claudio Raccagni

Bergamo 10/03/2010