Saggio critico del Prof.Aldo Pero(mostra èersonale a Cogoleto 2011) Print

Nell'opera di Martelli confluiscono,dal punto di vista formale,le sollecitazioni che avevano animato la realtà trsposta sulle tele degli espressionisti tedeschi e da quello contenutistico una satira verso il mondo contemporanreo ,popolato da persone senza consistenza,dotate di una apparente dignità sino al momento in cui reggono i molti infingimenti,che abbiamo accettato,trasformandoci al tempo stesso in vittime e protagonisti del sisitema.Parliamo del buonismo teorico,del linguaggio prefabbricato che adorna di formule pretenziose la sostanziale vacuità del pensiero e dell'illusione di "sbattere"in primo piano la propria personalità in una realtà commercializzata e massificata nella quale tutto è organizzato dai centri di potere  politico ed economico.

Martelli,dall'alto di una lunga milizia come medico  e da decennali impegni come pittore,travasa in quadri amari l'esperienza di una vita,e lo fa con la violenza di segno degli espressionisti cui pure si ispira,ma con la bonomia dell'ORAZIO DELLE sATIRE:UN ATTEGGIAMENTO DI RASSEGNAZIONE NEI RIGUARDI DI CIò CHE NON SI VORREBBE VIVERE,MA CHE NON SI PUò CAMBIARE.iN FONDO  SI TRATTA DI UNA PROVA DI VIRILE ACCETTAZIONE CHE TALORA NON SA TRATTENERE SUSSULTI CHE SI AVVERTONO NELLA VIOLENZA,PER QUANTO CONTENUTA,DI QUADRI  DENSI DI CONCETTI RESI FIGURATIVAMENTE IN UNA FORMA SCABRA TESA ED ESSENZIALE

prof.Aldo Moro in occasione della personale a Cogoleto Anno 2011